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November 02, 2017

Proteggere le gambe e bere due litri d’acqua

L’Anticiclone Nord-Africano che ha trasformato le nostre città in forni bollenti sarà protagonista per tutta la prima metà di luglio e i meteorologi prevedono a inizio settimana temperature vicine ai 40 gradi. Inevitabili le conseguenze per la salute, soprattutto per bambini ed anziani. Fiato corto, fiacca, pressione bassa, ma anche gambe gonfie, crampi, scottature e punture di insetti. I bambini, invece, sono i soggetti più esposti ai colpi di calore perché la loro termoregolazione è meno efficace. Per capire quale può essere l’impatto che l’afa ha sul nostro corpo e come combatterla, ecco i consigli di Assosalute e degli esperti dell’Ospedale Bambin Gesù che hanno stilato un decalogo per prevenire i colpi di calore.

 

«La prima cosa a cui prestare attenzione sono le nostre gambe, infatti con il caldo la microcircolazione delle zone periferiche fatica e causa le gambe gonfie, disturbo a cui sono soggette in particolare le donne» spiega Ovidio Brignoli, Vice Presidente della Società Italiana di Medicina Generale. «Attenzione anche alla pelle: anche se passeggiamo per la città ricordiamoci che senza un’adeguata protezione potremmo ritrovarci con qualche spiacevole scottatura o eritema». Infine, un occhio in più anche per chi fa sport: «L’aumento delle temperature e l’umidità, uniti alla perdita di liquidi e sali minerali, possono favorire la comparsa di disidratazione con conseguenti crampi muscolari».

 

Infine qualche consiglio per proteggersi dal sole africano. Il colpo di sole è un malessere che può manifestarsi con sintomi più o meno intensi ed è dovuto a un innalzamento improvviso della temperatura corporea. E’ il malore estivo che colpisce di più i bambini, in quanto la loro termoregolazione è meno efficace. I sintomi sono diversi e possono manifestarsi con più o meno intensità: nausea, mal di testa, aumento della temperatura corporea, crampi, sincopi (svenimenti) fino, nei casi più gravi. Bisogna quindi portare il bambino in un ambiente ombreggiato e areato è la prima mossa da fare se il piccolo presenta i sintomi del colpo di calore. Se manifesta segni di mancamento, è necessario porlo a terra sdraiato con gli arti inferiori più sollevati rispetto al corpo e somministrare liquidi non troppo freddi e a piccoli sorsi. Se compare febbre superiore ai 38° somministrare un antipiretico, quale il paracetamolo o l’ibuprofene.

 

Infine la dieta per tutti. Niente cibi grassi, è preferibile assumere carboidrati semplici a più rapida digeribilità. L’importante è aumentare l’apporto idrico con l’acqua e con una maggior quantità di frutta e verdura. Insalata, fiori di zucca, melanzane, peperoni e pomodori, sono solo alcuni tra gli alimenti salutari che vanno assolutamente consumati nei mesi caldi.

 

Nelle verdure si trovano molti sali minerali (calcio, ferro, fluoro, fosforo, magnesio, manganese e potassio), vitamine (A, C, B1, B2, B12, E, niacina, acido pantotenico e biotina), acqua (per l’80- 90%) e fibre. (r.r.)

 

Fonte: http://mattinopadova.gelocal.it/regione/2015/07/19/news/proteggere-le-gambe-e-bere-due-litri-d-acqua-1.11805351